sabato 28 marzo 2009

Come inserire video ed immagininei vostri post

Questo post sembrerà banale per la magior parte dei voi, ma spero che possa essere utile comunque a qualcuno che come me partendo da zero con i blog si è trovato un pò impacciato all'inizio. Per quanto riguarda Wordpress i video non possono essere caricati direttamente innanzitutto, ma devono essere “linkati” da portali appositi come YouTube, Google Video, o altri VideoBlog.

Una volta caricato il vostro video nel VideoBlog seguendo le semplici istruzioni che troverete sul portale videoblog che avete scelto, dovrete inserire un link speciale nel post che avrete scritto che inserirà il video nel post. Sul VideoBlog dovete cercare il link diretto al Video e mettere insieme comando e link sul post.
Per quanto riguarda Blogger dalla barra strumenti al pulsante
si possono inserire file di formato AVI, MPEG, QuickTime, Real e Windows Media che hai nel tuo computer, non per caricare filmati da you tube però.
Per i filmati da Youtube una volta caricato il filmato, dobbiamo copiare il codice embed a fianco del video:


Su post/crea dovete spostarvi su "modifica Html" in alto a destra, individuare il punto da voi scelto nel testo e incollare il codice lì, controllate poi cliccando su "anteprima"! Per la immagini è la stessa cosa dal tasto accanto, "aggiungiimmagine" !

Sabato 28 Marzo giornata mondiale dell' Heart Hour


Dopo la giornata "Mi illumino di meno" promossa da caterpillar siamo giunti oggi alla giornata dell'Heart Hour. Un altro modo in fondo per ribadire l'impegno al risparmio energetico ed a un consumo responsabile e il più possibile sostenibile per l'ecosistema. Dovrebbe essere questo un impegno quotidiano certo, allora perchè non aderire a quest' invito appunto?! Oggi 28 Marzo dalle 20:30 alle 21:30 siamo tutti invitati a spegnere le luci per l'evento mondiale Earth Hour, l'ora della Terra. L'idea è nata in Australia nel 2007. Quell'anno a Sydney oltre 2 milioni di persone hanno spento le luci di casa e dell'ufficio. L'evento ha avuto talmente tanta risonanza che nel 2008 hanno aderito 370 città in 35 Paesi per un totale di 50 milioni di persone. Per quest'anno l'obiettivo è di un miliardo di persone in 83 Paesi! Rispondi anche tu all'appello del WWF!

giovedì 26 marzo 2009

Connessi e iperconnessi

Qualche tempo fa ho letto un interessante libro “Il programma dell’ universo” di Seth Lloyd, dove l’intero universo viene presentato in termini di informazione e computazione tramite porte logiche (i nodi dove avvengono le interazioni) e connessioni, un utile assaggio di tutto quello che ho ritrovato negli appunti del prof. poi. Pensare a reti che si tessono in ambito informatico mi ha fatto sorgere comunque un dubbio: possibile che tutti i sistemi in questo paradigma siano uguali, ovvero nodi e connessioni che operano allo stesso modo e che sono formalmente uguali? Il grande sviluppo che si è creato in certi ambiti come nel caso degli open source, pensando a Wikipedia per fare un esempio, è in fondo dovuto alla collaborazione di altre reti già altamente organizzate, noi esseri umani, e non sorgono casualmente o per piccoli gradi come l’evoluzione che ha portato a noi, ma sono già mosse da una volontà, da una coscienza ed organizzate di conseguenza? Il loro sviluppo non è caotico perché dipende in fondo anche dall’organizzazione di base su cui si va a contribuire, quelle strategie già integrate adottate per far si che si mantenga un elevato grado di connessione fra le pagine, rendere rapide e facili le modifiche ed arginare vandalismi, anche se non c’è nulla di statico, ma pone già le premesse forse per uno sviluppo rapido. Questo mi ha fatto pensare a reti intelligenti, rispetto ad altre più precarie sottoposte alla combinazione casuale di eventi. Le prime si possono autocorreggere ed evolvere rapidamente grazie al nostro intervento, in questo senso le ho intese reti intelligenti e vive, ovvero lo possiamo immaginare solo se vi ci inseriamo pure noi in un sistema più amplio, che in fondo è l’interazione dei vari sottosistemi (noi e i supporti che costituiscono il web). Ma mi sono reso conto poi del vizio di fondo del ragionamento, dovuto forse alla difficoltà di passare ad una visione generale ed unificata delle cose con qualche cambio di paradigma e far cadere gli schemi in cui siamo abituati a ragionare e dicotomizzare le cose impoverendo la nostra visione della realtà. Effettivamente forse ai minimi termini sono tutte uguali le reti, cambia la forma, l’organizzazione di singoli sistemi non indipendenti ma più circoscritti dal resto. Perciò forse alcune sono migliori di altre e dove rientra la nostra mente che è un'altra rete altamente sofisticata l’esito non può che essere strepitoso. Alla fine non è poi più così sorprendente lo sviluppo del web se si pensa quanto molto di più interagiamo off line, e ora che si è partorito questo supporto queste stesse interazioni si stanno trasportando lì. La differenza tra off line e on line diventa essa stessa molto sottile credo se pensiamo effettivamente che quel mondo che ci pare astratto o in parte circoscritto dal resto, da noi individui, è effettivamente fisico e parte di tutta la realtà stessa concreta che ci circonda. Si può intendere lo stesso per una telefonata ad esempio. Volevo citarvi a proposito un libro a cui stavo pensando da un po’ e che mi pare molto pertinente: “La scienza delle reti” di Albert-Làszlò Barabàsi.

mercoledì 25 marzo 2009

Un appunto sulle pagine Wiki

Sapendo poco o nulla su cosa fossero esattamente le pagine wiki e come funzionassero, partendo dagli insegnamenti socratici del prof. , ho approfondito un po’ la cosa cercando qua e là. Questo è un po’ un resoconto di quello che ho trovato e capito. Ve lo “posto” nel caso a qualcun altro interessi e torni utile. I Wiki sono un insieme di documenti, pagine ipertestuali strettamente collegate da link che permettono una navigazione trasversale oltre che gerarchica tra le pagine. Una singola pagina in un wiki è chiamata "pagina wiki", mentre è chiamato "il wiki" l'insieme delle pagine. Il motore Wiki è dunque il software collaborativo su cui gira un sistema wiki e che permette generalmente di creare e modificare pagine web con un semplice browser. Queste sono le caratteristiche principali. I loro contenuti sono prodotti e sviluppati dagli utenti in maniera pubblica, libera e gratuita. Si crea così una collaborazione sinergica, una rete che permette lo sviluppo esponenziale di questi, essendo più facile incrementarli e correggerli. Non è un caso che il significato di wiki sia appunto “rapido” (dall’ Hawaiano ). Basandosi proprio su questa apertura la possibilità di errori si riduce grazie ai contributi, le collaborazioni altrui.
L’affidabilità di sistemi del genere è destinata crescere con il tempo come sostiene Wikipedia, il sistema wiki per antonomasia forse, che in fondo è stata in grado di competere col l’Enciclopedia Britannica. Quest’ultima si sta apprestando a fare lo stesso passo ora, aprendo la possibilità di essere modificata dai propri utenti. Tutto questo dovrebbe essere una riprova che il sistema funziona! E’ una conseguenza alla fine di una rete intelligente così creata, già abbondantemente e ben spiegato sullo scritto del prof. “Coltivare le connessioni”. Il sistema di gestione dei contenuti utilizzato (content management system o CMS) è un software su un server web che facilita la gestione di siti web, svincolando l'amministratore da conoscenze tecniche di programmazione. Grazie alla cronologia delle revisioni si possono vedere e confrontare le modifiche fatte e ripristinare eventualmente la precedente versione, insomma si può aggiungere togliere e modificare operando con un lavoro di “taglia e cuci” in modo facile e veloce e questa è la loro forza! Le modifiche minori sono in genere fatte automaticamente da codici di programmazione appositi: i Bot (da robot) per semplificarci la vita in poche parole come ne sono un esempio banale quelli che inviano messaggi in automatico nelle chat, e si connettono alla rete come un normale utente. Alcuni wiki utilizzano una forma interna di bookmarking per generare una lista di cambiamenti recenti e configurare solo un gruppo di pagine specifiche. Le pagine piccole (stubs), o grandi che siano sono collegate come qualsiasi altra in modo che visi possa arrivare da tutte quelle che abbiano un link su di loro. Per essere mantenerne la qualità inoltre chi apporta una modifica può impostare un warning per le modifiche che permette di verificare la validità delle nuove edizioni in maniera rapida. Quando si crea una pagina si inseriscono link ad argomenti correlati, se le pagine di questi ancora non esistono appaiono come broken link, da cui si può partire per costruire la nuova pagine, e questo mantiene un grande livello di connessione e sviluppo omogeneo tra di esse. Possono esistere addirittura Link che collegano differenti comunità wiki: gli Interwiki, che permettono di stabilire ponti fra sistemi diversi in pratica. In fondo non possono esistere sistemi chiusi qui, sarebbe in contraddizione con l’idea di rete in cui si trovano e per il fatto stesso di essere fruibili da noi (altri sistemi) penso. Le applicazioni sono varie: da enciclopedie come Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale ( o non enciclopedie come Nonciclopedia! http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Pagina_principale ) a progetti collaborativi comunitari o di impresa, alla creazione di Wiki personali. Per quest’ultimo ho trovato ad esempio Wikispaces http://www.webwards.net/wikispaces-creare-un-wiki-con-pochi-click-514.html che funziona pressappoco come un MySpace. (Molto interessante, vale la pena darci un occhiata!) Il CMS utilizzato da Wikipedia è ovviamente libero, si può scaricare , caricare e configurare quindi in un sito per poterlo utilizzare. Per questo ho trovato tutto qua, dove si può trovare altra documentazione: http://www.mediawiki.org/wiki/MediaWiki. Su http://www.opensourcecms.com/ tra l’altro si può provare prima di scaricare con uno già installato, e per creare documenti di ogni tipo http://www.dokuwiki.org/dokuwiki. Su mediaWiki si possono inoltre trovare altre informazioni utili: http://www.mediawiki.org/wiki/MediaWiki/it . Insomma si può trovare di tutto e per tutti i gusti..inutile che mi dilunghi c’è già spiegato tutto e certamente meglio in rete.