mercoledì 22 luglio 2009

Facebook gioca sporco..e si sapeva

Con175 milioni di accounts attivi e in continua espansione, aumentano i materiali d’archivio: foto, post.. ma le regole sull’uso dei contenuti e la garanzia alla privacy dovrebbero essere chiari fin da principio, quando uno accetta consapevolmente i termini del “contratto”. Siamo sicuri che poi tutto ciò serva solo al suo funzionamento?! Gli utenti e il materiale da loro postato potrebbe diventare un materiale di scambio e di marketing come per i supermercati lo è l’informazione su ciò che acquistano i consumatori. Certo si tratta comunque di un social network e per definizione ci si dovrebbe pensare prima di pubblicare al fatto che i contenuti siano potenzialmente accessibili a tutti, e regolarsi di conseguenza. Forse è scontato ma è pure riportato anche nella della guida 'Social network: attenzione agli effetti collaterali' del Garante dei dati personali riguardo al problema tra nuove tecnologie di comunicazione e privacy. Non è comunque corretto che ci si debba aspettare chissà cosa, e che questi si possano ritorcere contro chissà quando, anche se magari possono essere allarmismi inutili.
Le questioni attengono sia alla privacy, al diritto d’autore, al copyright, al carattere sociale della rete.
Va quindi messa molta attenzione su quello che si vuole pubblicare su Facebook o su qualsiasi altro social network.

Nessun commento:

Posta un commento